Le origini di Agnone: la tradizione vuole che sia sorta sulle rovine della città sannitica Aquilonia distrutta dai Romani durante la conquista del Sannio: nella zona sono stati recuperati diversi reperti archeologici, come la stele funeraria di Vibia Bonitas, conservata al Teatro Italo Argentino, nel centro storico della cittadina e la Tavola Osca (oppure chiamata Tavola di Agnone) che attualmente è conservata presso il British Museum di Londra. Si tratta di una tavoletta di bronzo (dimensioni in centimetri 28 x 16,5) con incisioni in lingua osca su entrambe le facciate.

Nel centro storico vi è ancora qualche traccia della presenza della Repubblica marinara di Venezia, infatti avventurandosi lungo le stradine del borgo antico ci si imbatte di frequente nelle caratteristiche botteghe veneziane e in piccole statue di pietra raffiguranti, per l'appunto, leoni veneziani. 

 Durante la seconda guerra mondiale, nel luglio 1940, Agnone fu sede di un campo di concentramento nazista, nell' ex convento di San Bernardino, che dopo esser stato abbandonato per un lungo periodo, fu allestito per i deportati, soprattutto zingari provenienti dalla Jugoslavia salvatisi dallo sterminio pianificato dai croati.

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